Nei mercati emergenti i rischi settoriali continuano ad aumentare
Persiste una forte disparità tra le regioni: 5 declassamenti su 6 riguardano i paesi emergenti
In Europa il dinamismo dei consumi privati traina diversi settori
Peggiorano le condizioni dei settori britannici che dipendono dalle decisioni post Brexit
L’economia mondiale è tormentata: il rallentamento dell’economia cinese e il crollo dei prezzi delle materie prime hanno deteriorato i fondamentali dei paesi dell’Africa sub-sahariana. Dalla crisi del 2008, la crescita non è mai stata così debole: 3,4% nel 2015 e 2,6% nel 2016, secondo le previsioni Coface.
Quarto trimestre 2015: nessun miglioramento ma nuovi peggioramenti.
La nuova revisione al ribasso delle valutazioni settoriali riflette le situazioni gravose che l’industria deve affrontare. La più evidente è il rallentamento delle vendite, per specifiche ragioni di ciascun settore.
Si amplia la partnership tra Coface, uno dei leader mondiali nell’assicurazione dei crediti, ed il Gruppo BPER: nell’ambito dell’accordo di distribuzione delle polizze di credito già siglato nel 2013, infatti, è stata integrata anche la promozione di EasyLi-ner, la soluzione online – unica sul mercato – per la copertura dai rischi di mancato pagamento.
EasyLiner è un’offerta completa, che consente una gestione fortemente semplificata, totalmente online e personalizzabile dagli stessi Clienti, che hanno così l’opportunità di poter configurare autonomamente le coperture assicurative più appropriate alle proprie necessità specifiche e di usufruire del supporto professionale garantito da un consulente specialista di Coface.
Coface in Italia è stata insignita del Premio Internazionale Le Fonti® 2016 nella categoria Eccellenza dell’Anno nell’Assicurazione dei Crediti. Il premio è stato consegnato il 23 Giugno, con la seguente motivazione “A Coface in Italia per essere il punto di riferimento nell’assicurazione dei crediti in Italia e all’estero, confermando la propria eccellenza per il quarto anno consecutivo. […]
Dopo un lungo periodo di stagnazione, in Europa le costruzioni mostrano segnali di ripresa. In Francia, è l’unico settore, su quattordici studiati da Coface, a essere valutato come rischio molto elevato. La fiducia comunque sta lentamente tornando: il ritmo delle vendite di nuova e vecchia costruzione migliora rispettivamente dell’1,4% in un anno a fine settembre 2015 e del 9,3% nel secondo trimestre 2015. Tuttavia, malgrado questa lieve ripresa, il volume di attività del settore rimane al di sotto del livello pre-crisi.
Nel 2016, i paesi della regione dell’Europa centrale e orientale hanno beneficiato di condizioni economiche favorevoli, contribuendo al miglioramento della situazione delle imprese. Nel 2015 il numero delle insolvenze è diminuito in 9 paesi su 13. La regione mostra una situazione contrastante, con un peggioramento a due cifre in Ucraina e Lituania, e un miglioramento significativo in Romania e Ungheria. Coface prevede un calo delle insolvenze del 5,3% nel 2016.
La produzione mondiale di vino è dominata da Italia, Francia e Spagna (48% del totale). Ciascuno di essi ha un proprio modello di produzione. Questi tre modelli coesistenti sono basati su posizionamenti di prodotto complementari, identificabili chiaramente attraverso la struttura delle loro esportazioni.
L’economia francese torna a crescere ma con fragilità. Gli economisti stimano un +1,1% nel 2015 e un +1,4% nel 2016. Le insolvenze d’impresa diminuiscono pur risultando ampiamente superiori alla media pre-crisi. Le imprese beneficiano del calo dei prezzi del petrolio e delle misure fiscali favorevoli per ristabilire i margini e modernizzarsi. Nel 2016, si prevede che investano ancora, come previsto dai consueti ritmi legati alla ripresa. Secondo gli economisti di Coface, in Francia alcuni settori rimangono a rischio, in particolare costruzioni e trasporti.